Esportare e vendere prodotti alimentari negli Stati Uniti può rivelarsi un’attività proficua, specialmente considerando la ricchezza di prodotti di alta qualità che l’Italia può offrire.
Gestire spedizioni internazionali, vendendo online o in negozi fisici all’estero, può risultare impegnativo. Tuttavia, i consumatori negli Stati Uniti sono sempre alla ricerca di prodotti Made in Italy, e questa richiesta sembra destinata a continuare a crescere.
Entrare nel mercato globale può presentare alcune sfide, ma con una corretta pianificazione e comprensione delle procedure, è possibile superarle con successo.
- Registrare presso la FDA
- Ottenere il numero UFI
- Ottenere un Agente FDA
- Determinare il Codice Doganale
- Conformarsi agli Standard di Etichettatura e Sicurezza
- Ottenere la documentazione Doganale
- Creare una Proforma fattura (Invoice)
- Calcolare le Normative Fiscali e i dazi
- Conformarsi alle Normative Settoriali
Sebbene ci siano sfide, molte aziende hanno avuto successo nell’introdurre prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti. Collaborare con esperti del settore e consulenti può essere un passo utile per semplificare il processo.
È importante sottolineare però che alcuni oggetti/prodotti non sono ammissibili per l’importazione negli Stati Uniti, tra cui:
- Alcuni oggetti d’arte precolombiana provenienti dai Paesi sudamericani.
- Materiale che viola leggi internazionali sul copyright.
- Armi da fuoco non approvate dal Bureau of Alcohol, Tobacco and Firearms.
- Alcune specie di animali in via d’estinzione.
- Prodotti derivati da specie animali protette.
- Quasi tutti i tipi di carne fresca, con alcune eccezioni.
- Narcotici e farmaci pericolosi, inclusi alcuni tipi di steroidi.
- Merci provenienti da Paesi soggetti a embarghi commerciali.
È essenziale considerare attentamente queste restrizioni durante l’importazione per evitare problemi doganali e aderire alle normative statunitensi.
Per vari altri prodotti, la dogana degli Stati Uniti richiede l’ottenimento di licenze, certificazioni e/o autorizzazioni da parte delle agenzie federali pertinenti. Questa pratica è essenziale per diverse categorie di prodotti, inclusi:
- La maggior parte degli alimenti, come pomodori, formaggi, carne, uova, ecc.
- Giocattoli e articoli per bambini.
- Armi e munizioni.
- Oro, argento e diamanti.
- Articoli domestici.
- Attrezzature commerciali e industriali.
- Cosmetici, farmaci e attrezzature mediche.
- Pesticidi.
- Prodotti tessili, lana e pellicce.
Perchè esportare dall’Italia agli USA?
Nel 2023, l’economia si è consolidata e l’esportazione italiana si è rivelata un motore trainante solido, superando le previsioni. Si prevede per il 2024 una crescita delle vendite oltreconfine del 6,8%, contribuendo a superare i 660 miliardi di euro. Questo risultato segue da vicino la notevole crescita del 20% registrata l’anno scorso, confermando la robustezza del settore.
Le principali economie globali, come Germania, Stati Uniti, Francia e Cina, rimangono destinazioni chiave per le vendite italiane. Tuttavia, nel 2023 si osserva un cambiamento dinamico, con Paesi del Golfo, India, Thailandia, Vietnam, Messico, Brasile e la recente new entry nell’Eurozona, la Croazia, che emergono come nuove opportunità per l’export italiano.
L’Italia vanta un ricco patrimonio culinario e l’esportazione dei suoi eccezionali prodotti alimentari negli Stati Uniti apre le porte a un mercato affamato di qualità.
Per chi parte da zero, si consiglia di affidarsi ad un esperto o ad un’azienda con esperienza come VV Export Solutions per essere istruiti sui primi passi, le norme da rispettare e le pratiche da seguire. Partiamo dalla registrazione FDA. Senza questa registrazione non si può esportare.
Iniziamo esplorando il settore alimentare, per comprendere il processo di esportazione di prodotti negli Stati Uniti.
Registrazione presso la FDA
Il percorso di esportazione inizia con la registrazione della tua attività italiana presso la Food and Drug Administration (FDA) statunitense. Questo passaggio fondamentale richiede l’ottenimento della Food Facility Registration, un prerequisito essenziale per esportare prodotti alimentari dall’Italia agli Stati Uniti.
Per avviare con successo l’esportazione di prodotti alimentari verso gli Stati Uniti, ogni stabilimento coinvolto nella produzione, trasformazione, confezionamento o detenzione di alimenti deve ottenere la cruciale Registrazione FDA (Registration Number FDA).
Questo numero di registrazione è un requisito fondamentale da riportare in modo obbligatorio su tutte le fatture e nei documenti di comunicazione inviati alla FDA. La registrazione FDA include anche l’ottenimento del numero UFI.
Cos’è il numero UFI?
L’UFI, che sta per “Unique Facility Identifier” o Identificatore Unico di Struttura, è un codice essenziale per tutte le strutture alimentari registrate presso la FDA (Food and Drug Administration). Durante il processo di registrazione e rinnovo, ogni struttura deve fornire un UFI. Nel 2020, la FDA ha specificato che l’unico UFI accettato è il numero DUNS, fornito da Dun & Bradstreet (D&B), un codice a 9 cifre univoco che identifica le strutture.
Il DUNS Number per gli stabilimenti extra USA e Canada può essere ottenuto gratuitamente accedendo a questo link.
Costi legati a informazioni imprecise
La richiesta del numero DUNS è gratuita, ma ogni struttura ha diritto a soli 4 tentativi entro i primi 90 giorni dalla registrazione. Superato questo periodo o raggiunti i 4 tentativi, ogni successiva richiesta comporta una commissione. Nel caso di informazioni inaccurate, una delle richieste gratuite può essere utilizzata per correggerle.
Poiché la FDA richiede un numero DUNS separato per ciascuna struttura, è importante notare che Dun & Bradstreet (D&B) potrebbe già avere un numero DUNS associato all’azienda, ma potrebbe non corrispondere alla struttura corretta o potrebbero essere presenti informazioni obsolete. In caso di cambiamenti di nome della struttura, è essenziale aggiornare tempestivamente le informazioni con D&B entro 48 ore per evitare la chiusura della richiesta, che richiederà la presentazione di una nuova domanda.
Agente FDA
Nel processo di ottenimento del numero di registrazione, l’FDA richiede che ogni stabilimento al di fuori degli Stati Uniti designi un rappresentante locale, noto come Agente FDA (US Agent FDA).
L’Agente FDA è un referente, sia persona fisica che azienda, che funge da garante ed intermediario tra l’impresa italiana e l’FDA. Le imprese italiane che intendono esportare prodotti alimentari negli USA devono obbligatoriamente nominare un Agente FDA statunitense.
Per garantire l’efficacia della registrazione, è fondamentale procedere al Rinnovo Biennale della Registrazione (Biennial Registration Renewal), poiché la legislazione statunitense impone agli stabilimenti alimentari già registrati presso la FDA di rinnovare la registrazione ogni due anni. Questa pratica periodica è cruciale per mantenere la conformità e una presenza attiva sul mercato americano.
Affidarsi a un Agente FDA competente semplifica notevolmente il processo di registrazione e rinnovo, assicurando che tutte le procedure siano eseguite con precisione e in conformità con le normative statunitensi.
Incorporare la gestione accurata di questi requisiti nei processi operativi è cruciale per il successo continuato delle esportazioni alimentari negli Stati Uniti. Un approccio proattivo al rinnovo della registrazione e alla gestione delle formalità burocratiche può essere un elemento chiave per mantenere una presenza stabile e fidata sul mercato statunitense.
Permessi, Fatture e Procedimenti Doganali
Nel contesto delle esportazioni verso gli Stati Uniti, è fondamentale acquisire una chiara comprensione delle regole e delle disposizioni doganali stabilite dalla Customer and Border Protection (CBP). Quest’agenzia si impegna a prevenire l’ingresso e la commercializzazione di prodotti pericolosi nel paese, collaborando strettamente con agenzie specializzate come la Food and Drug Administration (FDA) per alimenti, cosmetici e dispositivi medici, la Federal Trade Commission (FTC) per i prodotti tessili, e il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti (USDA) per carne, uova e latticini.
Alcune merci richiedono licenze speciali per essere importate. È imperativo essere ben informati sulla documentazione necessaria per ciascun prodotto destinato agli Stati Uniti, assicurandosi che sia completa, redatta in inglese e conforme ai requisiti specifici.
L’utilizzo del codice doganale degli Stati Uniti, noto come US Harmonized Tariff Schedule – USHTS, accessibile online, fornisce agli importatori chiarezza sull’importo esatto dei dazi doganali. Collaborare direttamente con la CBP presso il porto di ingresso può offrire ulteriori chiarimenti e dettagli sulle procedure di importazione.
Rispettare le normative doganali e le disposizioni governative è essenziale per evitare ostacoli, multe e ritardi, riducendo al minimo le perdite di tempo e denaro. A titolo esemplificativo, nel caso dell’esportazione di prodotti alimentari in scatola, è richiesto un numero di stabilimento di conservazione alimentare assegnato dalla FDA, noto come FCE (Food Canning Establishment) Number.
L’etichettatura dei prodotti alimentari deve conformarsi alle rigide normative della FDA, includendo informazioni nutrizionali, ingredienti e dichiarazioni sulla salute. Assicurarsi di seguire con precisione queste specifiche regole è cruciale per garantire un’importazione senza intoppi e in piena conformità con le leggi statunitensi
Fattura Commerciale
La preparazione di una fattura commerciale accurata è essenziale per le esportazioni. Di seguito una guida semplificata in 20 steps:
- Informazioni di Base:
Includi dettagli completi dell’esportatore e dell’importatore, con nomi, indirizzi e contatti.
- Data e Numero della Fattura:
Assegna un numero univoco e inserisci la data di emissione.
- Dettagli sulla Spedizione:
Specifica porto d’origine e destinazione, modalità di trasporto, termini di consegna (incoterms), e altri dettagli.
- Descrizione Dettagliata dei Prodotti:
Fornisci una descrizione dettagliata di ogni prodotto, inclusi nome, numero di identificazione, quantità, peso netto e lordo, unità di misura e valore.
- Valuta e Termini di Pagamento:
Indica la valuta e i termini di pagamento concordati.
- Paese di Origine e Codice Doganale:
Specifica chiaramente il paese di origine e assegna il codice doganale (HS Code) per ogni prodotto.
- Informazioni su Tasse e Dazi:
Fornisci dettagli su tasse e dazi, se necessario.
- Certificazioni e Dichiarazioni:
Includi certificazioni o dichiarazioni richieste dalle autorità doganali o sanitarie statunitensi.
- Modalità di Imballaggio:
Specifica dettagli sull’imballaggio, incluse dimensioni e tipo.
- Firma e Timbro:
Assicurati di avere una firma autenticata e un timbro dell’esportatore o di un rappresentante autorizzato.
Ricorda di indicare gli Incoterms concordati tra le parti.
Nota sugli Incoterms:
Gli Incoterms, sebbene non obbligatori, sono utili per standardizzare i contratti di compravendita internazionali, consentendo di negoziare la resa tra venditore e acquirente.
Lista di Imballaggio (Packing List):
La packing list fornisce dettagli sulla merce in spedizione e include:
- Descrizione dettagliata dei prodotti.
- Numero di colli.
- Codice doganale.
- Dettagli dell’imballaggio.
- Numero di riferimento della fattura.
- Indicazioni sul trasporto.
- Marchi distintivi.
- Numeri di identificazione.
- Indicazioni sul punto di destinazione.
Certificato di Origine:
Il certificato di origine attesta il paese di provenienza della merce ed è essenziale per le operazioni di importazione ed esportazione. Deve contenere dettagli sull’esportatore, l’importatore, la descrizione dei prodotti, quantità, valore e peso. Può offrire vantaggi fiscali all’importatore.
Certificato di Conformità:
I certificati di conformità garantiscono che i prodotti alimentari rispettino standard e requisiti specifici. Spesso, sono essenziali per le esportazioni verso gli USA e possono comprendere la FDA Prior Notice, il certificato di sanità, il certificato di analisi e altri documenti, a seconda del tipo di prodotto. Talvolta, può essere necessaria un’analisi del rischio per valutare la sicurezza del prodotto. Assicurarsi di ottenere questi certificati è cruciale per garantire la conformità e agevolare l’importazione dei prodotti alimentari italiani negli Stati Uniti.
VV Export: Assistenza per le soluzioni di esportazione
In conclusione ,possiamo affermare che VV Export Solutions, principale fornitore di servizi per la conformità delle esportazioni, semplifica l’intero processo, coprendo la parte burocratica e facilitando l’acquisto diretto dei tuoi prodotti. Dal conseguimento delle licenze per l’esportazione alla coordinazione delle spedizioni e allo sdoganamento, il team di esperti di VV Export Solutions garantisce un viaggio di esportazione agevole e conforme dall’Italia agli Stati Uniti. Inoltre, acquistiamo direttamente i tuoi prodotti per rivenderli sia nei nostri punti vendita fisici che su piattaforme leader come Amazon USA.